Dal rosso al rosa
Non solo coagulazione
Genova3-5 maggio 2024
RAZIONALE
Il rischio tromboembolico è apparentemente ben conosciuto, ma purtroppo non sempre ben valutato. Ci sono situazioni come l’allettamento e la traumatologia minore che possono in alcuni pazienti rappresentare un rischio di trombo embolismo venoso (TEV) spesso sottovalutato. La medicina di genere viene alla nostra attenzione ogni giorno e la coagulazione non è esente da tale peculiarità. È noto, per esempio, che le donne gravide presentano un aumentato rischio di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), da 4‑5 fino a 10 volte maggiore rispetto alle donne non gravide, un rischio che non si spegne nel puerperio. Ma anche la diffusa pratica contraccettiva ormonale pur con un basso rischio, può dare spiacevoli complicazioni trombotiche là dove non si effettuano le necessarie valutazioni coagulative e del rischio tromboembolico personalizzato.